Squadra

Maglia	Nome giocatore	Ruolo
- 4	- MAINENTI Jessica "je"	- Guardia
- 5	- MOLINA Valentina	- Guardia
- 6	- RIZZI Giorgia "giò"	- Play - Guardia
- 7	- CAPOVILLA Elena "capitano"	- Play - Guardia
- 8	- DELLA VEDOVA Marta "baronessa"	- Guardia
- 9	- RIGO Monica Joy "moka"	- Play - Guardia
- 10	- PROSDOCIMO Marta "puffa"	- Play - Guardia
- 11	- SPINAZZI Serena	- Post
- 12	- LUCHETTI Monica "sampei"	- Guardia
- 13	- MANZONI Sara "bomba"	- Ala - Post
- 14	- PATTARELLO Claudia	- Post
- 15	- BIANCHI Carlotta "otta"	- Guardia
- 16	- BARONI Irene "muf..."	- Post
- 17	- GISONDI Elisabetta "betty"	- Post
- 18	- CARRETTA Abigail "abi"	- Post
- 19	- GHEZZO Laura "lalla	- Post
- 20	- GATTONI Chiara	- Ala - Post
Staff tecnico
- Matteo Ballarin		- Allenatore
- Riccardo Tommasi		- Accompagnatore

Della Vedova M. #8

Penetrazione centrale sulla destra, arresto, semigiro di valzer, ci ripensa e gancio cielo: ciuff. E se fa ciuff la Rigo da quella posizione con popò di gancio-sberla in faccia a una da 1,80 allora la parola d'ordine è una sola: tutte a casa! Bella Joy, partita impeccabile sotto ogni punto di vista. Una "dannata" con la casacca della Virtus non avrebbe potuto fare meglio, anche perchè lei non ride come te quando ti involi a canestro dopo aver rubato palla. Ma veniamo alla cronaca: si allunga la striscia vincente di fine campionato per la Virtus. Le ragazze di coach Ballarin dominano l'ultima giornata di campionato contro le prime del girone, sfoderando una prestazione concreta in attacco e in difesa, con poche sbavature e tanta voglia di vincere e riscattare quel risultato stonato dell'andata. Vittoria che Kapitano Rizzi e compagne si sono prese con gli interessi, dilagando a tratti in casa delle regine del girone C, senza mai porgere il fianco o mostrare segni di debolezza. Della Vedova, Rizzi e Rigo: questa la triade che martella incessantemente il canestro da ogni posizione, orchestra la partita, smista palloni alle compagne e trasforma in canestro anche quello che canestro non sembra poter diventare. Ottima Baroni sotto le plance, che si fa spazio, prende rimbalzi, e soprattutto fa svalvolare l'avversaria che si piglia pure un tecnico. Decisivi il primo e il terzo quarto, di studio e un tantinello distratto il secondo: quel miniparziale di 8-0 per le padrone di casa ha riacceso gli animi caldi del numeroso pubblico accorso per la serata. Ultimo quarto di amministrazione, intelligente e meditata. "Non sono ancora del tutto soddisfatto" ammette Ballarin arpionato prima di entrare in pizzeria a fine gara "volevo maggiore intensità soprattutto nel secondo quarto quando abbiamo concesso troppo e ci siamo fatte recuperare. I cali mentali sono pericolosi: portano sfiducia nei propri mezzi immobilizzando cervelli e gambe". Non possiamo che dargli ragione, ora che cominciano i play-off non si può sbagliare più, manteniamo alta la concentrazione è il momento di spiccare il volo.

 

NOTA A MARGINE: viste le numerose proteste da parte degli avversari per quello che scriviamo in questa sezione del sito, esorto, tutti coloro che hanno qualcosa da dire o che non si trovano in accordo con quanto detto, a scrivere una mail: ogni commento sulla partita, esposto in maniera civile, verrà pubblicato senza indugio.

Vittoria netta, in due tempi o poco più. La difesa funziona, e anche contro zona l'attacco stavolta colpisce e ferisce. C'è crescita senza dubbio in molte virtussine. Crescita mentale s'intende: più pazienza, più fiducia in se stesse, più attenzione per le compagne libere. Peccato trovare sempre avversarie che impostano il loro gioco a zona, però a fare showtime ci pensiamo da soli noi. Tante palle recuperate, tanti "scherzetti" come dice all'uscita dagli spogliatoi una Rigo raggiante e particolarmente ispirata, nonostante il tecnico rimediato a inizio ripresa. Manca ancora molta concentrazione, sebbene il vantaggio facesse giocare a cuor leggero, a più riprese in campo sono stati sprecati palloni importanti. Più cinismo è quel che ci vuole, fino alla fine, poi si può ridere e scherzare. Bene la cabina di regia, bene la circolazione di palla, che savolta arriva spesso e volentieri anche ai post che si sbracciano, sfruttano gli spazi e vanno in lunetta a realizzare dopo aver subito fallo. Questo è un inizio, badate bene, perchè l'optimum è tutta un'altra cosa. Se ci si accontenta si sbaglia, dato che la prossima partita non conta solo per il campionato, conta anche per l'orgoglio: andiamo a riprenderci i punti regalati all'andata!

Luchetti M #12

Bella vittoria, di squadra, il nuovo schema comincia a funzionare bene in modo costante, non solo a tratti come durante l'ultima partita. Piano piano le idee tornano a galla e la Virtus riaquista l'immagine di una vera squadra. Peccato che alcune non si sentano ancora parte di questo gruppo, a volte siamo più noi stessi ad escluderci dal gioco di quanto non crediamo. Lo dice uno che fino a ieri giocava post e non vedeva palloni manco con il cannocchiale. E' dura senza dubbio, ma se ci crediamo e abbiamo fiducia a volte qualcosa si muove anche nella testa delle persone che non ti aspetteresti possano migliorare. La partita? E' volata dentro quel pallone riempito di aria calda (per un attimo pensavo che avremo spiccato il volo tipo aerostato). L'unico rammarico è ever concesso tanti palloni alle avversarie in contropiede, lasciando segnare canestri facilissimi dopo aver sofferto tanto in difesa. Bene Rizzi, Prosdocimo e Della Vedova, nota di merito per Luchetti che si sblocca e tira fuori tutto quello che ha e sa fare: difesa, palle recuperate e soprattutto tiro... tanto tiro e 12 punti belli come il sole. Insisti Monica senza peccare troppo di egoismo, ma insisti perchè questa è la direzione giusta. Piccolo cameo in campo anche per Manzoni, che risolca il parquet dopo tanto tempo: che dire, mi è scesa una lacrima dopo quella tua bomba da tre, avrei voluto fermare tutto, entrare in campo e abbracciarti, come se tutta la partita giocata fino a quel momento non valesse un fico secco. Avrebbero voluto farlo tutte, anche il pubblico credo (mamma di Marta D. sicuramente). Non vi racconto il seguito della serata, mi sono divertito un casino! Non sapete cosa vi siete perse...finalmente tutte queste trasferte hanno avuto un seguito degno di tale nome: grazie Anna, cugina e naturalmente Giò ;-)

"Federicky" in azione

Disfatta contro le avversaire del San Giorgio in Bosco. Le Lupe in casa non graffiano (solo 46 punti segnati) ma le virtussine riescono a fare peggio. Più grinta e più voglia di fare rispetto alle ultime gare è l'unica nota positiva, ma tanta confusione in testa, tanta tensione tra di voi e poca pazzienza hanno portato alla disfatta contro un avversario non certo temibile per le qualità tecniche espresse in campo. Non manca la forma atletica, non manca la voglia di vincere, manca forse il gioco a questo punto. Il fatto di entrare in campo e non sapere cosa fare è emblematico. Non vedere il canestro, non vedere le compagne sotto l'anello il più delle volte libere, non saper leggere una difesa un po' diversa dal solito. Vi siete preoccupate di passara, passare, passare...la palla ha girato per due o tre volte, ma alla fine chi tirava lo faceva per disperazione, e i tiri della disperazione di solito escono dall'anello. Stendo un velo pietoso sui tiri liberi. Un elogio a chi si è presentato a questo appuntamento anche con la febbre, un applauso per chi è venuta perchè ci credeva e se ne è andata delusa, un ringraziamento a chi ci ha portato a mangiare costolette di Brontosauro alla griglia, fenomenali! Un applauso a me stesso xchè ero l'unico in clima festaiolo (vergognatevi), avanzo una serata in disco da tutte voi, pagata, me sò perso Sabo grasso in giro per Venessia... boja...

Quarto quarto fatale per le virtussine che escono a testa bassa e con qualche lacrimuccia di troppo dall'incontro al vertice con le prime in classifica del Castelbasket. Peccato, di solito l'ultima frazione di gioco è favorevole alle players di coach Ballarin, ma in questa occasione una serie di coincidenze hanno fatto sfuggire dalle mani una partita oramai chiusa nel terzo quarto, durante il quale Prosdocimo e compagne hanno ampiamente dimostrato una superiorità tattica e fisica come mai nelle precedenti gare, per giunta contro le affermate prime in classifica. Nulla si toglie alla bella partita delle ospiti, ma in questo caso il regalo delle padrone di casa è stato quanto mai grande, ne è dimostrazione l'urlo di gioia liberatorio a fine partita delle avversarie: sembrava avessero vinto la coppa del mondo. Il basket però, come tanti altri sport, non perdona e dilapidare il vantaggio di 14 punti in poco più di due minuti è stato fatale, non tanto per l'inerzia della partita che a 6 minuti dal termine era ancora in parità, quanto per la fragilità psicologica dimostrata in panca. Encefalogrammi piatti per più di metà giocatrici a disposizione. Disperazione generale e lacrime come se la partita fosse già persa. E invece era ancora lì, disponibile per tutte quelle che avevano voglia di acciuffarla: molto semplicemente. Sembra facile scrivere parlare e pensare a mente fresca, ma alla fine si tratta solo di giocare come si sa fare e se aveva funzionato per 3 quarti, non vedo perchè non potesse funzionare anche per gli ultimi 3 minuti di partita. Vabbè è andata, il titolone "CHEsssPETTACOLO" lo scrivo lo stesso, perchè avevo i brividi nel vedervi segnare a rotta di collo in contropiede. Mi sono sfiatato a incitarvi per ogni palla recuperata e per ogni azione calcolata e chiusa a buon fine. Quindi lo ripeto: CHESSSSPETTACOLO ragazze, non toccavate nemmeno il parquet da tanto correvate, che bello, che soddisfazione! Io e il coach non stavamo nella pelle: Pattarello che segna in faccia all'avversaria quasi dalla linea da tre, Prosdocimo (drogada) che sbucava da ogni ombra (tipo Aldo da sotto la sabbia), Rizzi e Lucchetti che si trovano a memoria in un dai e vai da serie A, Rigo che falcheggia su ogni pallone. Ok abbiamo perso, ok quarto quarto demmerda, ok alcune di voi fuori partita: può succedere, non facciamone un dramma, prendiamo quello che di buono è venuto fuori e cerchiamo di proporlo in campo per 40 minuti, solo questo. Non ci sarò contro il Bolzano Vicentino, mi spiace davvero, ma vi penserò: fatevi onore e in bocca al lupo!

Rigo M. J. #9

Comincia bene l'anno nuovo per la formazione lagunare. Anche a Padova contro un agguerrito ProPace le veneziane alla fine impongono il loro gioco ed escono vittoriose dal "palaghiaccio" di Via Severi. E' stata dura però, più difficle del previsto. Le padrone di casa hanno complicato parecchio la vita a coach Bascelli, egregia sostituta di coach Ballarin, rimasto a casetta per mangiarsi la calza della Befana, oltre che per febbre daccordo... però principalmente per la calza =). Complice il freddo o la pausa natalizia le ospiti faticano a trovare il ritmo giusto, tenendosi però sempre in testa per i primi due quarti. La manovra diventa macchinosa quando le avversarie si schierano a zona. Il vantaggio accumulato (anche di 12 punti) viene dilapidato pericolosamente durante il secondo e terzo quarto, portando le veneziane anche sotto di 3. Ci pensano Rigo, Della Vedova, Molina e Prosdocimo a trascinare la squadra alla vittoria, chiudendo un quarto quarto a dir poco stellare (26-10 di parziale), proprio come predicava da inizio partita la buona Barbara in panca: "state larghe e giocate d'anticipo in difesa" e così è stato. Il quintetto basso e veloce con Lucchetti sacrificata a difendere la torre in azzurro dà i suoi frutti: si vola! Il contropiede concede punti facili e taglia le gambe alle avversarie che non ragionano più lucidamente. Gli ultimi minuti sono solo una prova di nervi ai tiri liberi, ma le virtussine hanno la scorza dura, e non si sbaglia. Brave a tutte, un grazie speciale alla Barbara, ospite di lusso in panchina, coraggiosa ad osare nel quarto quarto e gestire ogni momento della partita: vieni a trovarci più spesso! Nota di merito a Rigo che finalmente ne caccia 15, un appunto: quando in difesa ti dico "sotto" dalla panca, non significa investire l'avversaria e tramortirla per terra! La prossima partita deciderà la testa della classifica, per cui riposate e meditate, che lo scontro al vertice è imminente: vietato sbagliare!

Prosdocimo M. #10

Vittoria schiacciante all'Arsenale per le ragazze della serie C, finalmente esuberanti e concrete davanti al pubblico di casa, merito delle nuove divise stile Power Rangers? Dall'altra parte una sobria Battaglia Terme ci ha messo del suo per cercare di fare lo sgambetto, in senso sportivo, alle granata. Tuttavia, tiri liberi a parte, la formazione padovana non è mai riuscita a impensierire le 10 players di coach Ballarin, superiori a livello tecnico e fisico in ogni settore. Che la vittoria fosse abbatanza facile lo si era capito al primo quarto con un rassicurante 21-9. Ma viste le ultime puntate nulla si poteva dare per scontato. Invece la difesa assillante ha dato i suoi frutti e i contropiedi hanno cominciato a fioccare come nei sogni più intimi del coach. Peccato alcuni falli inutili fatti per disperazione: della serie "non fischia niente a me, mò gli tolgo un braccio io a quella..." sbagliato... Per fortuna la testa ha prevalso nella maggior parte del tempo. Conferma il suo ottimo periodo sul parquet Rizzi, orchestrando sapientemente le 4 compagne e colpendo a dovere quando necessario; bene anche Della Vedova, Molina e Luchetti, che smistano palloni a destra e sinistra creando gioco con incursioni e scarico per le compagne libere al tiro. Bene anche Mainenti che nonostante sbalgi la prima stavolta insiste e caccia la seconda! Ottima la difesa assillante di Rigo, e l'attacco di Pattarello entrambe però commettono falli ancora troppo evidenti in difesa, più per rabbia che per errore. Generosa nel fiato e finalmente concreta al tabellino Prosdocimo che chiude la partita con la sua migliore prestazione dell'anno e una bella serie di contropiedi a segno come ai vecchi tempi. Un po' evanescenti in attacco ma pur sempre rassicuranti in difesa e a rimbalzo Baroni e Gattoni. Quarta vittoria di fila, questa volta netta e meritatissima, oramai la vetta è a un battito di ciglia. Non molliamo!

Rizzi G. #6

La sirena suona come una liberazione, sveglia assordante di un incubo chiamato Cornuda. Le granata questa volta hanno rischiato grosso, riacciuffando la partita per i capelli e trascinandola dalla propria parte di cattiveria dopo aver dilapidato un vantaggio di 10 punti. Un arbitraggio a dir poco scandaloso, da entrambe le parti, di certo non all'altezza della situazione nemmeno per una gara da minibasket, ha messo in difficoltà non poco le players di coach Ballarin. Si possono muovere miliardi di critiche alle ragazze che perdono la testa in campo, tuttavia ci piace spezzare una lancia a favore in questo caso perchè giocare così non è davvero possibile. Quando il campo si trasforma in giungla e le prendi, ti va anche di restituirle, e il turbinio di sgambetti, gomitate e fallacci terminali è davvero difficile da spezzare: questo vale per entrambe le formazioni, sia ben chiaro, alla fine a perderne è senza dubbio lo spettacolo e chi in campo ci va per divertirsi. Invece succede che, per lo spirito agonistico, si esce dal palquet con un ginocchio gonfio, con la bocca insanguinata o un dito schiacciato, in più come se non bastasse si fa perdere un paio di anni di vita al vice, e si fanno venire i capelli bianchi dalla paura al coach... basta vi prego, non fatelo più, non sono tagliato per il basket al cardiopalma, i film horror e le partite angoscianti... fatemi rilassare, sennò poi faccio di nuovo la notte in bianco. Complimenti comunque a tutte, non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di criticare qualcosa o qualcuna. Altri due punti in classifica, questo è quanto. Tenete alto il morale e lavorate come al solito su voi stesse. Forse un po' più di arresto e tiro, col senno di poi, avrebbe giovato.

Manzoni S. #13

Vittoria di misura per le granta sulla modesta formazione di San Giorgio in Bosco. Le ragazze di coach Ballarin si sono per l'ennesiam volta complicate la vita da sole, aiutando le avversarie a rimanere in corsa con anticipi fuori posto, falli inutili, palle perse. Le Lupe dal canto loro hanno giocato la loro modesta partita facendo semplicemente quello che ci si aspetta da una giocatrice libera sotto canestro che prende il rimbalzo: segnare. Alla fine il tabellone canta Virtus, ma poteva andare peggio. Solo il quarto quarto, giocato concretamente senza sprechi, permette alle padrone di casa di agguantare la vittoria e tirare il fiato. La festa rimane comunque rinviata, dato che l'infortunio di Manzoni nel corso del terzo quarto, lascia un velo amaro nella bocca di tutti: soprattutto del coach che dovrà rinunciare alla sua miglior marcatrice della passata stagione per un bel pezzo. In bocca al lupo Sara!

Carretta A. #14

Nessun problema per le granata in trasferta a Schio: le 10 players virtussine, infatti, si impongono senza problemi sulle ragazze vicentine, conquistando la seconda vittoria e altri due punti importanti per rimanere attaccate al gruppetto di alta classifica. Più che una partita, a dire il vero, è stata una messa, con tanto di predica finale da parte del prete: "si vede che siete donne...". Cosa volesse dire con questo non lo ha capito nessuna/o, fattostà che, sputasentenze a parte, l'unica grossa difficoltà durante la partita è stato stare svegli: coach Ballarin stesso è svenuto un paio di volte, e a fine partita ammetterà che gli errori sui cambi erano dovuti più a un problema di attenzione che a errori tecnici di valutazione. Scherzi a parte la partita è filata via liscia, indolore, senza storia fin dai primi minuti, con le ospiti in grado di dominare in tutti i ruoli. Le ragazze a disposizione si sono alternate equivalentemente in campo senza far rimpiangere chi si sedeva in panca a rifiatare. Unico neo alcuni momenti di sonno, più che comprensibile, durante il terzo quarto che hanno fatto riavvicinare le padrone di casa fino al -6. Diciamo il giusto pretesto nel quarto quarto per segnarne 27 di giustezza e per far alzare capitan Capovilla in cielo e assassinare un'avversaria con una memorabile stoppata che avrebbe fatto balzare dalla sedia soddisfatto anche il buon Carl Malone (ti basta Elena o volevi di più?). Ottima la prestazione di Carretta che la sera del suo compleanno ne caccia 21 (auguri ancora ma porta le paste che è meglio), regalandosi una prestazione finalmente all'altezza delle sue potenzialità. Buona anche la partita di Rizzi, Baroni, Pattarello e Manzoni che trovano con facilità la strada del canestro senza sprecare troppo. Bene anche Luchetti, Molina, Rigo e Mainenti nonostante siano state premiate poco a referto: hanno comunque difeso con caparbietà e si sono messe a disposizione della squadra creando gioco. Ora bisogna lavorare sull'intensità e sulla concentrazione per 40 minuti, in modo da non avere più cali mentali pericolosi. ...Amen....

Time out

Sfuma in una bolla di sapone la seconda vittoria della serie C femminile, allenata per il secondo anno consecutivo da coach Ballarin. Piove sul bagnato, e anche sul parquet per tutto l'incontro, e per l'ennesima volta mi sono guardato la partita lontano dalla panca.... altro che vice, sono un vero netasuori! Poco male, veniamo alla partita: illusioni di vittoria e presagi di sconfitta si sono alternati negli ultimi 2 minuti di gara, facendo balzare in gola il cuore a più di uno spettatore compreso il sottoscritto. Si vince... no si perde... no forse si vince... insomma indecise pure in questo fino alla fine. Non che la partita sia stata esaltante dal punto di vista tecnico cestistico, anzi, però quei due minuti descrivono in modo efficace tutto quello che è successo, o per meglio dire non è successo, nei quarti precedenti. Il termine esatto sarebbe "non gioco": non difesa Virtus, non attacco, non tiro, non penetrazione... (non fallo)... e via così. La gara delle belle statuine. Ma anche questa partita, presa nel modo giusto, fa scuola. Avessimo vinto di un punto non sarebbe cambiato molto, tutto sommato meglio così, l'amaro rimane in bocca di più senza i due punti preziosi in classifica, e le ragazze del Marano se li sono meritati tutti. Perchè loro hanno giocato la loro partita, né più né meno, senza pretendere cose eccezionali, senza voler strafare, ma con determinazione credendoci fino alla fine. Noi invece sotto pressione e dopo che l'arbitro non ci fichia un fallo andiamo in crisi isterica e buttiamo tutto a quel paese, secondo una nostra visione delle cose di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Intanto le altre vincono. Siete a un bivio ragazze: cambiare mentalità o affidare la vittoria alla sorte, ovvero fare affidamento sull'avversario che sbaglia più di voi. La cosa che fa rabbia è conoscere le vostre potenzialità e non vederle riflesse in campo. Giocare convinte di voi stesse e dei vostri mezzi, a viso aperto, questo è il meglio che potete dare in campo: si perde? Pazienza se si è fatto il possibile va bene ugualmente, fa parte del gioco. Quello che conta è non avere rimorsi al fischio finale. Vincere giocando male e le compagne che vi trascinano non è molto appagante. Vincere o perdere con tutte e 10 che se la giocano fino in fondo: queste sono le partite memorabili, che ricorderete per sempre, che fanno venire i brividi a pensarci, che fanno grande il gioco del basket. Il resto è solo chiacchere e salotto. Meditate ragazze, per non deludervi più.

... e una

Esordio positivo per la Virtus Venezia, che esce vincente dallo scontro casalingo di sabato pomeriggio contro le determinate ragazze di Bolzano Vicentino, formazione che fino a due stagioni orsono militava nel campionato di serie B. Soddisfazione anche tra il pubblico presente che ha potuto applaudire una partita piacevole e combattuta fino alla fine. Partite bene nel primo quarto, le ragazze di coach Ballarin si perdono un po' all'inizio del secondo periodo, lasciando canestri facili alla #11 blu, che grazie anche al bagaglio di esperienza personale sfrutta blocchi e fisico a dovere portando le ospiti a -4. Nonostante un po' di fatica comunque Manzoni e compagne chiudono la prima metà in vantaggio e rientrano nella ripresa con la mentalità giusta, vogliose di vincere e prendere margine sulle avversarie. La zona vicentina non basta contro le granata, anche perchè una prolifica e finalmente concreta Mainenti tiene le padrone di casa a distanza di sicurezza, suggellando la propria prestazione con una bella tripla prima di rientrare in panchina. Il quarto quarto si apre e chiude come aveva programmato il coach nelle sue tattiche prepartita: le "anzianotte" vicentine in debito di fiato, le virtussine ancora al galoppo, e allora la strada è in discesa per forza. Vittoria corale e meritata, nonostante ancora molte sbavature in attacco e in difesa dovute a distrazioni e difficoltà nell'assimilare i nuovi movimenti. C'è da lavorare, ma la vittoria fa morale e infonde fiducia. Complimenti a tutte, avanti così.